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Invito a scoprire la terra di Canova


Ci sono alcuni luoghi legati al nome di una persona. Senza di loro, questi posti manterrebbero la loro bellezza naturale, ma avrebbero sicuramente meno fascino. In Veneto, in provincia di Treviso, la città di Possagno è uno di questi luoghi. Qui è infatti nato Antonio Canova, uno dei più celebri scultori italiani e sicuramente il più grande importante del Neoclassicismo, attivo tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. Il sito del Metropolitan Museum di New York ne parla così: “Insieme al pittore Jacques Louis David, gli è stato attribuito il merito di aver inaugurato una nuova estetica di forme chiare e regolarizzate e di un riposo calmo ispirato alle antichità classiche. Era anche rinomato per la sua abilità nell'intaglio e per la raffinatezza delle sue superfici marmoree, che sembravano morbide come la carne vera”.

Qui, a Possagno, è dove l’artista nacque e trascorse parte della sua vita. Ma anche quando viaggiò, Canova non si dimenticò mai della sua terra natale, contribuendo a sue spese anche alla costruzione di una chiesa, oggi chiamato Tempio del Canova e che si trova proprio di fronte al Museo Gypsotecha, due tappe imprescindibili per i viaggiatori che arrivano in Veneto.

La Gypsotecha più grande d’Europa


Possagno è un piccolo borgo incastonato ai piedi del Monte Grappa nella provincia di Treviso. La strada che attraversa il paese si trova quasi a metà tra le due meraviglie da visitare: guardando verso l'alto il Tempio Canoviano, in basso la Gypsotecha, dove sono raccolti i modelli originali in gesso dai quali sono stati tradotti i marmi che oggi si trovano nei più importanti musei del mondo.
La Gypsotheca di Possagno è la più grande d’Europa ed è concepita come una grande basilica suddivisa in tre sezioni illuminate dall’alto da tre grandi lucernari. Dopo i lavori di restauro, a seguito del bombardamento del 1917, tra il 1955 e il 1957, venne affidato all’architetto Carlo Scarpa l’ampliamento della Gypsotheca e il riallestimento delle opere. Canova divenne uno degli artisti più apprezzati della sua epoca per il suo sguardo al canone greco della bellezza perfetta, ma anche per la sua abilità a raccontare una storia dentro a un’altra, ovvero la sua vita o il suo pensiero attraverso i personaggi delle sue statue, rendendo così la sua arte universale.

Per rendere ancora più speciale la visita si può prenotare quella guidata a lume di candela, quando fuori è già buio. Quella che già di giorno è una scoperta eccezionale, la sera diventa ancora più emozionante, offrendo uno sguardo intimo sulla ricerca della bellezza di Canova. Non meno importante è la casa del Maestro, nello stesso complesso della Gypsotecha, e oggi museo che espone dipinti, incisioni, disegni, alcuni marmi dell'artista oltre ai suoi strumenti di lavoro.

Una piccola deviazione per scoprire Carlo Scarpa


Una piccola attenzione merita Carlo Scarpa che si è occupato dell’ampliamento di questo museo. Carlo Scarpa è stato un importantissimo architetto veneziano del XX secolo i cui tratti distintivi saltano immediatamente all’occhio di un suo conoscitore. Se a Venezia sue opere sono, tra le tante, il Negozio Olivetti in piazza San Marco, il rifacimento del Giardino della Fondazione Querini Stampalia e e quello delle Sculture realizzato per la Biennale. Ecco, a pochi km da Possagno si trova un’altra sua bellissima creazione che è il Memoriale Brion, la tomba dei coniugi Brion (dell'azienda di apparecchiature elettroniche, Brionvega) e di alcuni loro familiari. A rendere il posto così misterioso e affascinante sono le forme, i materiali, le viste, i colori… Siamo a San Vito d'Altivole, nella campagna trevigiana, terra di origine e amatissima da Giuseppe Brion e questa è l'ultima opera di Carlo Scarpa che gli fu commissionata nel 1969 dalla moglie di Giuseppe. Fu realizzata tra il 1970 e il 1978, anno della morte dell'architetto.

Il Tempio di Canova


Ispirato al Pantheon e al Partenone, il Tempio Canoviano è invece il frutto dell'impegno e della visione dello scultore che non solo ne curò il progetto, ma che lo finanziò quasi interamente, come dono alla sua città.
Si tratta di un'imponente costruzione neoclassica con una doppia fila di otto colonne doriche che richiama il Partenone di Atene, il corpo centrale di forma cilindrica simile al Pantheon romano e l’abside in posizione elevata come nelle antiche basiliche cristiane. Il tempio venne progettato da Canova tra il 1804 e il 1818 e nel 1819 venne posata la prima pietra con grande festa dei cittadini. La spesa del tempio venne sostenuta quasi per intero dallo scultore e ai lavori partecipò quasi tutta la comunità di Possagno. Oltre a opere di Luca Giordano e Palma il Giovane, all’interno si trova la tomba dell’artista e del fratello Giovanni Battista Sartori.

Se già questi luoghi basterebbero per impegnare un weekend, questa zona del Veneto ancora poco battuta dal turismo è tutta da scoprire, con la giusta lentezza che i posti così speciali meritano. Sono molti i siti d’interesse culturale e naturalistico nelle vicinanze da scoprire, da Asolo a Bassano del Grappa, dalle Ville Palladiane alla Riserva della Biosfera Monte Grappa.

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