Il panorama di Venezia è caratterizzata da forti influenze bizantine, gotiche e rinascimentali. Queste sono sicuramente le peculiarità più famose, ma la città accoglie anche luoghi nascosti con atmosfere diverse che solo in pochi hanno potuto visitare.
Tra tutti i tesori che la città custodisce, i giardini sono sicuramente una chicca da non perdere se si vuole visitare una Venezia più peculiare.
La città non solo luogo di meravigliosi orti in corrispondenza di conventi e monasteri, ma offre anche veri e propri giardini aperti al pubblico. Ecco alcune delle destinazioni più popolari:
I meravigliosi Giardini Reali napoleonici, situati nel cuore di San Marco e restaurati grazie all’intervento di Venice Gardens Foundation, si estendono per una superficie di cinquemila metri quadrati e sono di nuovo aperti al pubblico da dicembre 2019.
Nel 2014, infatti, alla fondazione è stato affidato il compito di ripristinare gli aspetti formali originari dei giardini e del rispettivo habitat botanico. Per realizzare questo progetto, ideato dagli architetti Paolo Pejrone e Alberto Torsello, Venice Gardens Foundation ha stretto una partnership con Assicurazioni Generali.
Nel corso della visita, e grazie agli interventi effettuati, oggi è possibile ammirare una tipica serra storica con vetrate aperte sul giardino, un padiglione centrale dedicato alle attività artistico-culturali, il Padiglione del Caffè, un ponte levatoio decorato con gli originali elementi in ghisa ed un lungo pergolato ornato da colonne.
Sull’isola di San Giorgio Maggiore, situata di fronte a Piazza San Marco, si erge la maestosa Basilica progettata da Andrea Palladio. Il Monastero e gli spazi adiacenti, il cui uso fu concesso alla Fondazione Giorgio Cini nel 1951, costituiscono oggi uno dei luoghi istituzionali più rilevanti della fondazione nonché uno dei luoghi espositivi più suggestivi.
Nel 2011 la Fondazione Giorgio Cini ha dedicato un labirinto allo scrittore Jorge Luis Borges in omaggio alla sua opera intitolata Il giardino dei sentieri che si biforcano. Il Labirinto Borges, aperto al pubblico, può essere visitato ascoltando la musica eseguita dall’Orchestra del Teatro La Fenice. L’opera consiste in un chilometro di sentieri e bivi da percorrere con audioguide per farsi accompagnare in sottofondo dalla suite Walking The Labyrinth, parte dell’album The Borges Labyrinth & Vatican Chapels live, a soundtrack experience.
Come suggerisce il titolo, la musica è stata realizzata non solo per la visita al Labirinto Borges, ma anche per l’apertura delle Vatican Chapels, strutture religiose sparse sull’isola destinate a costituire il Padiglione Vaticano diffuso e progettate da 10 diversi architetti di fama internazionale. Questo progetto è stato sviluppato in corrispondenza della Biennale di Architettura 2018.
I Giardini della Biennale, realizzati da Napoleone alla fine dell’Ottocento, si trovano sul lato orientale della città nel sestiere di Castello. Sono giardini pubblici che costituiscono la sede dei padiglioni della Biennale.
Oggi i giardini ospitano il Padiglione Centrale e altri ventinove padiglioni dedicati ai paesi esteri. Questa parte verde della città resta però liberamente fruibile anche durante la Biennale, quando l’accesso è limitato alle sole aree allestite. Vale la pena visitare questi giardini non solo per le mostre d’arte e di architettura che la Biennale alterna di anno in anno, ma anche per la presenza di eloquenti testimonianze dell’architettura del Novecento.
Per gli appassionati dello stile di Carlo Scarpa, i Giardini della Biennale ospitano alcuni dei suoi contributi più originali degli anni Cinquanta come il Giardino delle Sculture nel Padiglione Centrale, gli spazi della biglietteria e il Padiglione del Venezuela.
Che si abbia abbastanza tempo per esplorare i vasti giardini della Biennale ed i padiglioni, oppure solo poche ore per un caffè nei Giardini Reali o un breve tour nel Labirinto Borges, questi luoghi costituiscono preziose opportunità per immergersi nella natura in una delle città galleggianti più famose al mondo.
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